A proposito del "passaggio della borraccia"

 

Penso che la foto più famosa di tutta la storia del ciclismo sia, senza dubbio, quella del cosiddetto "passaggio della borraccia" tra Gino Bartali e Fausto Coppi, o viceversa.

La foto è molto bella sia per la nitidezza dell’immagine sia per lo sguardo di Fausto, che sembra proteso verso una meta da raggiungere, mentre Gino è intento ad osservare, pensieroso, la borraccia più famosa della storia.

La foto, sicuramente ottima, passò, per la verità, quasi inosservata nel 1952, quando venne scattata al Tour de France.

Se non ricorda male, fu pubblicata in quarta di copertina su "Sport Illustrato", il settimanale sportivo della "Gazzetta", come una bella foto di un normale momento di corsa.

Passarono diversi anni prima che la foto tornasse alla ribalta come oggetto di interminabili discussioni su chi dei due campioni avesse compiuto il nobile gesto: la borraccia, insomma, era stata passata da Fausto a Gino o viceversa?

Il Grande Airone aveva chiuso le ali da tempo e il vecchio Gino, rimasto senza controparte, poteva raccontare la "sua verità", anche se credo che, in realtà, non si ricordasse affatto di quel fatto preciso.

Chi conosce il ciclismo e le corse, specialmente di quegli anni ormai lontani, sa benissimo quanto siano, o soprattutto siano stati, frequenti gli scambi di bevande fra corridori. Al giorno d’oggi la cosa è più rara sia per motivi precauzionali (timore di ingerire sostanze proibite) sia per la vicinanza delle ammiraglie.

Che poi una cosa del genere fosse un fatto eccezionale a causa della rivalità tra Fausto e Gino è semplicemente ridicolo.

Esiste, ad esempio, una foto del Giro d’Italia del 1957, dove possiamo vedere Gastone Nencini, in maglia rosa, mentre passa (o riceve?) una borraccia a Charly Gaul. Va tenuto presente che, una o due tappe prima, Nencini aveva tolto la maglia proprio a Gaul attaccandolo mentre si era inopportunamente fermato a fare pipì. Più avversari di così! E allora, perché Nencini avrebbe dovuto comportarsi in quel modo? Voleva forse stimolare ulteriormente la diuresi del piccolo scalatore lussemburghese? Ma no, in corsa erano cose del tutto normali.

Chissà quante volte anche Coppi e Bartali si saranno scambiati borracce o bevande!

Nel Tour de France del 1949 sono stati colti dal fotografo in tale operazione almeno due volte. La prima foto mostra in maniera inequivocabile Fausto mentre passa una bottiglia a Gino. E’ una giornata caldissima, l’asfalto è molle al punto da accettare le impronte del battistrada dei tubolari, Bartali ha cucito un fazzoletto bianco alla parte posteriore del cappellino, sembra un soldato della legione straniera. Coppi, con il viso rivolto in alto, si è appena dissetato e lo si evince dal fatto che ha ancora la bocca visibilmente piena di acqua. Il "legionario" Bartali riceve una bottiglia di vetro dal rivale-compagno di squadra.

La seconda foto del 1949 si riferisce con ogni probabilità alla stessa tappa, dal momento che Gino ha sempre il look del legionario. Siamo in salita, la strada è sterrata, con i due fuoriclasse è rimasto il leggero scalatore francese Jean Apotre Lazarides, detto "Apo". Fausto e Gino sono uno di fianco all’altro e, anche se l’oggetto dello scambio non appare in modo chiaro perchè nascosto dalle braccia dei due, non può che essere una borraccia.

Cosa avrebbe mai potuto essere in una situazione del genere? Un panino al salame?

Un’altra testimonianza di scambi di bevande fra i due campioni è addirittura documentata da un filmato relativo al Tour del 1952, quello durante il quale era stata scattata la foto simbolo.

La televisione, non ricordo quale, diversi anni fa, mandò in onda un programma che aveva la pretesa di svelare il mistero della foto del passaggio della borraccia. Come documento risolutore fu portato proprio quel filmato.

Meschini! Non si erano accorti che la foto ed il filmato non erano riferiti allo stesso momento. Le uniche cose in comune erano l’anno, Coppi in maglia gialla e, forse, la tappa. Nella foto infatti, sembra essere Bartali a passare la borraccia a Coppi perché, mentre la bici di Fausto presenta due gabbiette portaborraccia vuote, su quella di Gino si vede una borraccia sul manubrio e un’altra sul tubo traverso del telaio. Perché mai Coppi avrebbe dovuto passare a Bartali una borraccia se questi aveva già fatto il pieno? Per restare poi completamente senza? Il filmato, invece, mostra chiaramente il campione toscano mentre passa a Coppi una bottiglia di vetro; Fausto si rinfresca, si sposta sulla sinistra della strada e lancia lontano il vuoto in posizione non pericolosa. Sul telaio della bici di Coppi è peraltro visibile una borraccia.

Questi sono i fatti. Che bisogno c’era di tutta questa lunga diatriba che non ha in ogni caso procurato alcun valore aggiunto alla meravigliosa favola di Fausto e Gino?

Guardando le foto e i filmati, si può notare, piuttosto, che in tutte le occasioni Bartali si trova sulla destra mentre Coppi e sul centro-sinistra della strada.

Vogliamo, per caso, iniziare una nuova polemica?

 

 

15 novembre 2004