Indagine su una borraccia

 

1952, anno olimpico, anno pieno di avvenimenti sportivi importanti. Per il mondo del ciclismo è l’anno della seconda doppietta Giro-Tour di Fausto Coppi ma è anche l’anno del famoso "passaggio della borraccia". La foto di quell’avvenimento è senza dubbio una delle più famose dello sport mondiale.

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Effettivamente è molto bella sia per la nitidezza dell’immagine sia per lo sguardo significativo di Fausto, che sembra proteso verso una meta da raggiungere, mentre il vecchio Gino sembra osservare, pensieroso, la borraccia più famosa della storia. Per la verità, la foto passò quasi inosservata nel 1952, quando venne scattata al Tour de France. Fu pubblicata su "Sport Illustrato" del 10 luglio per completare una pagina nella quale un articolo di Guido Giardini elogiava, a piena ragione, il comportamento della squadra italiana. In effetti, l’importanza storica di quella fotografia venne oltremodo sottovalutata, tanto è vero che, nel numero successivo, fu invece dedicata una intera pagina ad una foto che riprendeva Coppi dopo una foratura: Magni gli aveva passato la ruota e Binda, sullo sfondo, strappava di persona il tubolare bucato dal cerchione. Contemporaneamente, un tifoso, a torso nudo, riempiva la borraccia di Fausto versando acqua da una bottiglia.

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Effettivamente lo scambio di bevande tra corridori è sempre stata una cosa abbastanza comune e anche Fausto e Gino l’hanno fatto certamente molte volte. Al Tour del 1949, per esempio, un fotografo li ha colti in tale operazione almeno due volte. La prima foto mostra in maniera inequivocabile Fausto mentre passa una bottiglia a Gino. E’ una giornata caldissima, l’asfalto è molle al punto di restare segnato dal battistrada dei tubolari. Bartali ha cucito un fazzoletto bianco alla parte posteriore del cappellino; sembra un soldato della legione straniera. Coppi, con il viso rivolto verso l’alto, si è appena dissetato e lo si evince dal fatto che ha ancora la bocca chiaramente piena.

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La seconda foto del 1949 si riferisce quasi sicuramente alla stessa tappa poiché Gino ha sempre lo stesso look da legionario. Siamo in salita, la strada è sterrata, con i due fuoriclasse italiani è rimasto il leggero scalatore francese Jean Apotre Lazarides, detto "Apo". Fausto e Gino sono uno di fianco all’altro e, anche se l’oggetto scambiato non appare in modo chiaro perché nascosto dalle braccia dei due, non può che essere una borraccia o una bottiglia.

La famosa foto del "passaggio della borraccia", debitamente colorata, fu la copertina del primo numero di "Sport illustrato" del 1956 anche se il vecchio Gino aveva appeso la bici al chiodo da più di un anno. Dopo quella apparizione, la foto tornò alla ribalta solo diversi anni dopo come oggetto di interminabili discussioni su chi dei due campioni avesse compiuto il "nobile gesto": la borraccia, insomma, era stata passata da Fausto a Gino o viceversa?

Il Grande Airone aveva chiuso le ali da tempo e il vecchio Gino, rimasto senza controparte, si divertiva a raccontare la "sua verità", anche se sono convinto che non ricordasse affatto quel momento preciso.

In televisione, diversi anni fa, venne proposto un filmato che avrebbe dovuto – secondo gli autori – svelare l’annoso mistero. Siamo sempre al Tour del 1952, siamo in salita, la strada è sterrata, Coppi è in maglia gialla e Bartali in maglia biancorossoverde. Si vede chiaramente che Gino passa una bottiglia a Fausto; il Campionissimo si rinfresca, si sposta sulla sinistra della strada e lancia lontano la bottiglia vuota in posizione non pericolosa. Forse siamo nella stessa tappa della famosa fotografia ma non è lo stesso momento: nella foto Coppi ha entrambe le gabbiette portaborracce vuote mentre, nel filmato, nella gabbietta posta sul tubo traverso del telaio, si vede chiaramente una borraccia.

Qualcuno ha raccontato poi che la foto era stata "organizzata" direttamente dal fotografo che, se non ricordo male, era Martini, un "free lance" romano. Poiché la corsa languiva, dominata dallo strapotere di Coppi, occorrevano foto per riempire le pagine di "Sport Illustrato" per cui Martini, d’accordo con gli stessi Gino e Fausto, preparò la "recita". Questa versione lascia comunque perplessi. Infatti, se andiamo a vedere la pagina di "Sport Illustrato" del 10 luglio 1952, la didascalia alla base dice testualmente: " Dove sono le diatribe di Milano, dove sono le polemiche prima (e dopo) di Recanati? Ecco Coppi e Bartali, i due grandi atleti della squadra italiana, si scambiano le bottiglie dell’acqua. Siamo sulla strada che conduce al Galibier. Tra poco Coppi sferrerà il suo attacco". Allora c’è qualcosa che non torna. Dal momento che, proprio il 6 luglio, nella tappa del Galibier, Fausto diede il colpo definitivo agli avversari, la corsa non poteva ancora "languire". Per cui, se è esatto il riferimento della didascalia, non può essere vera la teoria seconda la quale la foto era stata "organizzata". Se, invece, è vera questa teoria non può essere esatto il riferimento al Galibier riportato nella didascalia e, quindi, la foto deve essere stata scattata tra il 7 e il 9 giugno durante le tappe di Monaco, Aix en Provence e Avignone. Quindi, il mistero resta.

Insomma, allora, chi ha passato questa borraccia? Anche se non facciamo parte del RIS di Parma, possiamo provare ad analizzare la foto con mezzi più moderni, basta uno scanner. Se facciamo la scansione della foto, con l’aiuto di un qualsiasi programma per l’elaborazione di fotografie possiamo notare che l’oggetto passato dall’uno all’altro non può essere una borraccia perché sensibilmente più grande di quella che Gino tiene nella gabbietta del manubrio. Quindi la risposta è una sola: la borraccia è una bottiglia. Se poi ingrandiamo bene la zona della mano sinistra di Coppi, riusciamo a capire che quella sagoma scura tra mano e manubrio è una borraccia, una borraccia aperta con il tappo penzolante. Anche Gino, nella gabbietta sul manubrio, ha una borraccia aperta con il tappo penzolante. Ne consegue quindi che i due campioni, con l’acqua contenuta nella bottiglia – probabilmente un litro – stanno riempiendo le due borracce stappate che hanno una capienza di circa mezzo litro ciascuna.

Perciò, Gino ha riempito la sua borraccia e passa la bottiglia a Fausto che ha già in mano la sua già stappata per velocizzare l’operazione; una volta passata la bottiglia a Fausto, Gino ritapperà la sua borraccia. Non fa una grinza! Abbiamo scoperto il mistero del "passaggio della borraccia"!!!

Mah, però … e se Fausto avesse già riempito la sua borraccia e avesse passato a Gino la bottiglia prima di ritappare la sua borraccia e rimetterla al suo posto? Anche questa ipotesi è realistica. Allora … allora … bisognerebbe sapere quale delle due borracce è piena. Certo! Ma qui lo scanner non ci può aiutare. E allora? E allora, il mistero resta e forse è meglio così.

 

14 luglio 2012